JULIA BAIRD A BRESCIA CON IL SUO NUOVO LIBRO SU JOHN LENNON IL 6 NOVEMBRE. POI A MILANO, BOLOGNA E ROMA

Dal 5 novembre in libreria

 

IMAGINE THIS. Io e mio fratello JOHN LENNON
di JULIA BAIRD

 

"IMAGINE THIS è la storia di un amore, tra madre e figlio,
tenero e struggente, che nessuno riesce ad ostacolare."

LA VERA STORIA DI JOHN LENNON SCRITTA DALLA SORELLA JULIA.
I TOCCANTI RETROSCENA DELL'ESISTENZA STRAORDINARIA, DRAMMATICA
E CORAGGIOSA DI UN MITO ASSOLUTO DEL NOSTRO TEMPO

 

- L'AUTRICE SARA' IN ITALIA DAL 6 AL 13 NOVEMBRE PER IL TOUR DI PROMOZIONE.
A SEGUITO LE DATE DEL PUBLIC READING TOUR.

 

BRESCIA
Giovedì 6 novembre 2008 - ore 17.00
Libreria Feltrinelli - Via Mazzini, 20
Presentazione IMAGINE THIS. Io e mio fratello John Lennon di Julia Baird.
Intervengono Rolando Giambelli (Presidente Beatlesiani d'Italia Associati) e Giuseppe Aloe (scrittore)

MILANO
Venerdì 7 novembre 2008 - ore 18.00
Libreria Feltrinelli - Corso Buenos Aires, 33
Presentazione IMAGINE THIS. Io e mio fratello John Lennon di Julia Baird
Intervengono Federico Van Stegeren (RTL), Fabio De Luca (Rolling Stones), Rolando Giambelli (Presidente Beatlesiani d'Italia Associati), Giuseppe Aloe (scrittore)

BOLOGNA
Sabato 8 novembre 2008 - ore 18.00
Libreria Feltrinelli - Piazza di Porta Ravegnana, 1
Presentazione IMAGINE THIS. Io e mio fratello John Lennon di Julia Baird
Intervengono Gianluca Morozzi (scrittore) e Francesca Mazzuccato (scrittrice)

ROMA
Martedì 11 novembre 2008 - ore 18.00
Libreria Feltrinelli - Piazza Colonna, 31/35 (Galleria Alberto Sordi)
Presentazione IMAGINE THIS. Io e mio fratello John Lennon di Julia Baird
Intervengono Marco Molendini (giornalista musicale il Messaggero) e Ugo Riccarelli (scrittore)

 

PER INTERVISTE, INFORMAZIONI, MATERIALI EDITORIALI
PREGO RIVOLGERSI A:

Maria Camilla Brunetti
Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa
Giulio Perrone Editore
camilla.brunetti@giulioperroneditore.it
mobile phone (+39) 3336191626
tel. 06 99709480
fax 06 99702318
www.giulioperroneditore.it

INCONTRO CON JULIA BAIRD SORELLA DI JOHN LENNON

Julia Baird, sorella del grande John Lennon sarà a Brescia domani alle 17 presso la Libreria Feltrinelli di via Mazzini per presentare al pubblico in anteprima nazionale  il suo ultimo libro “Imagine This – Io e mio Fratello John Lennon” che racconta la vera storia, dall’infanzia alla piena maturità del fondatore dei Beatles.
E’ stato un grande piacere per chi scrive che Giulio Perrone l’editore della versione italiana del volume, edito in inglese nel 2007, abbia scelto proprio la nostra città, che tra l’altro è sede di Beatlesiani d’Italia Associati, prima di recarsi a Milano, Bologna e Roma. Conosco Julia da molti anni e la incontro ogni volta che mi vado a Liverpool, con i “beatlesiani” italiani in occasione dell’annuale convention che si svolge all’Hotel Adelphi durante la Beatle Week di fine agosto. Ho anche ballato con lei uno scatenato rock ‘n’ roll al mitico Cavern
Ho avuto quindi modo di parlare a lungo con Julia del suo libro “Imagine This” soprattutto per chiederle quanto c’era di nuovo rispetto all’altro libro “John Lennon mio Fratello” che Julia Baird aveva scritto nel 1988 con la collaborazione di Geoffrey Giuliano e l’introduzione di Paul McCartney.
E’ stato sorprendente scoprire quante notizie che credevamo  ormai certe ed acquisite, soprattutto riguardanti l’infanzia e l’adolescenza di John Lennon, che solo uno di famiglia, come sua sorella Julia, poteva conoscere, fossero in realtà imprecise, se non addirittura falsate. Anche le biografie ufficiali dei Beatles come quelle di Hunter Davies e Philip Norman secondo Julia avevano omesso, se non addirittura travisato la realtà dei fatti riguardanti Lennon, per  interessi economici  o per salvaguardare l’immagine, ma anche, sostiene Julia, per ipocrisia.
Per esempio, Julia Stanley, madre di John Lennon, che aveva avuto con il primo marito Alf, che poi se ne andò da casa, facendo perdere ogni traccia di sé per molto tempo, e anche di Julia Baird avuta da un altro marito, fu accusata di essere una donna irresponsabile e di essersi voluta liberare dei primi due figli scaricando il primogenito John a sua sorella Mimi (la famosa zia Mimi)  e mandando in adozione la secondogenita, per poter convivere con un terzo uomo da cui sarebbero nate Julia Baird  e sua sorella Jaqui.
La Baird sottolinea quanto ciò fosse falso. In realtà il piccolo John fu strappato di forza alla mamma Julia che all’epoca poteva essere considerata un’allegra irresponsabile, soprattutto grazie a cavili legali dalla burbera zia Mimi, che si saprà poi, non era così morigerata. Julia Baird  scoprirà, molto recentemente e casualmente che zia Mimi aveva un amante di trentanni più giovane. In realtà la mamma di John era disperata per questa separazione, ma riuscì comunque a vedere John di nascosto e a insegnargli a suonare il banjo e a fargli sentire i dischi dei primi Rock ‘n’ Roll di Elvis Presley che sbarcavano a Liverpool con i marinai provenienti dagli Stati Uniti, iniziandolo così a quella carriera che lo farà diventare immortale.
Ma Julia Baird nel suo libro vuole ricordare soprattutto di quando John che cresceva coltivando la passione per la musica, il disegno e la letteratura, già adolescente, marinava la scuola per andare a trovare sua madre e sua sorella Julia sebbene ancora piccola per i sette anni di differenza con il fratellastro John, ricorda ancora le canzoni che cantavano insieme come “My Son John” che faceva commuovere mamma Julia. Effettivamente il primo vero gruppo musicale di John fu con sua madre. E intanto John dipingeva, suonava l’armonica a bocca, l’ukulele, la chitarra… Poi a casa arrivarono gli amici…e Paul McCartney e tutti erano contenti di fare compagnia alle due “Julia” di casa.  Poi una brutta giornata del 1958 mamma Julia dopo essere andata a trovare John a casa di Mimi fu travolta da un automobilista ubriaco mentre attraversava la strada proprio davanti a casa e morì sul colpo. John che aveva diciassette anni si ubriacò per lungo tempo e divenne cupo e arrabbiato. Dopo molti anni in un’intervista dichiarò : “Avevo perso mia madre per la seconda volta; mi fece molto male. Proprio quando avevo iniziato a ricostruire un rapporto con lei era morta. Non riuscii a versare nemmeno una lacrima. Allora pensai di essere di ghiaccio.

Rolando Giambelli