LIVERPOOL
- INCONTRO CON CYNTHIA LENNON PER LA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO "JOHN"
Sono giunto con largo anticipo in Bold Street nel centro di Liverpool dove
si trova Waterstone's la migliore libreria della città dei Beatles e
già noto con un certo disappunto una fila interminabile di persone:
saranno almeno tre o quattrocento, tutte con più di un libro aperto
fra le mani. Mi avvicino e leggo sulla copertina il titolo "John" e
noto la foto inconfondilbile del grande musicista John Lennon. In carattere
più piccolo leggo Cynthia Lennon. Un cartello sul marciapiede indica
l'inizio della coda e, come si sa, gli inglesi sono inflessibli con chi vuole
passare avanti. Sono tutti lì in attesa di farsi autografare il libro
da lei. Ma io non mi rassegno spiego alla security che arrivo dall'Italia esclusivamente
per fare un reportage su quell'evento e mi fanno entrare. Cynthia arriva proprio
in quel momento: la saluto gentilmente a nome dei fans italiani e le
ricordo in due parole un nostro precedente incontro a Liverpool; lei mi sorride,
ma si illumina letteralmente quando le rammento la mia amicizia con Roberto
Bassanini che sposò dopo il divorzio con John e che fece da padre a
Julian che, tra l'altro, gli si affezionò tantissimo. Ma ora Cynthia
si deve dedicare ai suoi lettori. Parlerò con lei più tardi dopo
che anch'io, per ultimo, avrò avuto il mio libro firmato e poi la rivedrò durante
il party organizzato per lei al mitico Cavern a Mathew Street; una sorta di
ritorno nei luoghi dove tante volte aveva seguìto John Lennon come fidanzata
e poi come moglie all'inizio della sua sfolgorante carriera artistica con i
Beatles.
Migliaia di libri e fiumi d'inchiostro, su un personaggio a cui è stato
dedicato anche l'aeroporto di Liverpool! Ma c'era proprio bisogno di un ennesimo
libro su John? Chiedo a Cynthia e lei: “Ho conosciuto John nel 1957 frequentando
lo stesso Liverpool College Of Art. Per anni ci siamo dati appuntamento in
centro davanti ai grandi magazzini Lewiss e il suo spirito ribelle e caustico,
ma anche l’aspetto tenero del suo carattere erano già ben consolidati
in lui, così come la sua grande passione per la musica Rock e la pittura.
Per dieci anni ho condiviso la mia vita con un uomo che è stato una
figura immensa quando era in vita ed è divenuto una leggenda dopo la
sua morte. In tutti gli anni che i Beatles si sono formati, sono cresciuti
ed hanno scosso il mondo con la loro musica io ero con lui condividendo gli
alti e bassi della sua vita pubblica e privata. Dalla morte di John e per tanti
anni ho assistito con una certa perplessità e senza darne peso, alla
pubblicazione senza freni di libri che lo riguardavano, curati parte di persone
che nemmeno lo conoscevano e che hanno molto spesso dato una descrizione imprecisa,
fantasiosa e a senso unico sia di lui che della nostra relazione. Molti mi
hanno considerato un capitolo secondario della sua vita, rilevante solo perché abbiamo
avuto un figlio: Julian. Qualcuno mi ha descritta a quell’epoca come
una ragazza impressionabile, timida e innamorata di John che poi avrei intrappolato
nel matrimonio. Tutto ciò è ben lontano dalla verità!
Come ho detto ero al fianco di John sia molto prima che quando è stato
al massimo della sua creatività. Era il tempo in cui John era spiritoso,
appassionato, onesto e aperto; quando amava la sua famiglia e i Beatles che
lui aveva creato. Un magico periodo prima che droghe e fama lo portassero verso
la distruzione di tutto ciò che lui stesso aveva apprezzato. Dopo la
fine del matrimonio con John ho provato a rifarmi una vita mia, fuggendo dal
mondo della celebrità e dal suo nome che ancora mi porto addosso anche
perché nonostante tutto non ho mai smesso di amarlo. Volevo per mio
figlio Julian una vita sicura che fosse reale e costruttiva lontana dai riflettori. La
mia vita privata e la mia dignità erano più importanti per me
che le chiacchiere degli altri. Ma in un modo o nell’altro non sono mai
riuscita a fuggire completamente dal mio passato. Il pubblico era comunque
interessato a me e sempre più frequentemente ero richiesta per interviste
per libri o coinvolta in diversi progetti sui Beatles che invece vedere sbiadire
il loro mito nel corso degli anni, affascinano ancora più che mai, soprattutto
John…
All’inizio mi ostinavo a dire di no alle offerte che ricevevo, ma poi
ho pensato che non si poteva sfuggire alla leggenda di mio marito John Lennon
o del fatto che io stessa facevo parte di essa. E così, occasionalmente
quando ne valeva la pena o se la proposta era interessante anche dal punto
di vista economico per quanto riguardava il mio sostentamento, accettavo queste
richieste ed opportunità che mi erano offerte. Poche volte ho parlato
delle mia relazione con John. Per molto tempo ho rifiutato; poi negli anni ’70
ho scritto un libro e dopo la morte di John ho collaborato ad una sua
biografia ed ho concesso un paio di interviste. Ciò che non avevo mai
fatto è stato di raccontare tutta la mia vera storia con John.
E così, con il sostegno di alcuni amici, ma soprattutto di Julian l’altro
grande amore della mia vita che ha scritto la prefazione ho deciso di scrivere
questo libro già molto criticato anche da coloro che non lo hanno neppure
letto. Dopo il divorzio io ero così disperatamente ferita, arrabbiata
e persa che l’unico modo per uscire da quel tunnel era di mettere i miei
sentimenti da una parte e cercare di staccarmi da essi. Mi capitava così di
parlare di John e delle nostre cose e mi sentivo calma, razionale e talvolta
anche allegra. “Oh, beh, sono cose che capitano!” Era spesso il
mio modo di commentare l’accaduto. Ma dentro di me tutta la tristezza
per la nostra separazione, più profonda che mai, la spingevo ancora
più giù.
Ma ora è giunto il momento; mi sento pronta a raccontare tutta la verità su
John e me, sui nostri anni insieme e fino alla sua morte.
C’è così tanto da dire che io non ho mai raccontato: tanti
incidenti di percorso, tanti sentimenti che non avevo ancora espresso: un grande
amore da un lato e dolore, tormento e umiliazioni dall’altro. Soltanto
io posso sapere esattamente cosa è realmente accaduto fra noi.
Perché ci siamo separati ed il prezzo che ho pagato per essere stata
la moglie di Lennon. Perché proprio adesso? Perché dopo aver
cercato di fare una vita normale per tanti anni dopo la nostra separazione,
ho cominciato a realizzare che io sarò sempre la prima moglie di Lennon,
il suo primo grande amore, lo si evince anche da una sua lettera scrittami
di suo pugno che ho voluto pubblicare nel libro, ma soprattutto perché ho
una storia potente da raccontare che è parte assoluta della storia di
John…
John è stato un uomo straordinario. La nostra relazione ha influito
tanto sulla mia vita. Io l’ho sempre amato; anche ora che non c’è più.
E’ perciò che desidero raccontare la vera storia del vero John:
l’irritabile, lunatico, amorevole, a volte crudele, simpatico, pieno
di talento, ma anche profondamente fragile e bisognoso di affetto, ma che ha
così grandemente stupito il mondo.
John credeva nella verità e non vorrebbe leggere null’altro se
non quello che ho scritto nel mio libro.
Rolando Giambelli