IL   CAVERN CLUB DI LIVERPOOL COMPIE 50 ANNI!

 

IL   CAVERN CLUB DI LIVERPOOL HA COMPIUTO 50 ANNI!!!

PARTY ESCLUSIVO CON OSPITI E MUSICA NON-STOP FINO ALL'ALBA

Martedì 16 gennaio è stato celebrato a Liverpool il 50° anniversario dell'apertura del "mitico" Cavern Club dove più di 40 anni fa ebbe inizio la favolosa storia dei Beatles, considerati la più grande band di tutti i tempi.

I Beatlesiani d'Italia Associati hanno partecipato con grande soddisfazione al Party esclusivo con ospiti incredibili e musica fantastica "non-stop" da mezzogiorno fino alle 3 del mattino successivo. L'evento è stato organizzato per la grande occasione dalla Cavern City Tours diretta da Dave Jones e Bill Heckle che attualmente gestisce il locale musicale "più famoso del mondo".

Prima della grande kermesse, nel corso di una breve cerimonia, è stata scoperta una grande targa con foto dell'epoca, sul sito dell'antico ingresso del Cavern, dove i Beatles tennero quasi trecento concerti, all'inizio della loro favolosa carriera artistica.

Puntualissimi alle 13, ovvero all'1 p.m., THE MERSEYSIPPI JAZZ BAND;   sì, proprio la stessa band che 50 anni fa tenne il primo concerto al Cavern, ha avuto l'onore di aprire ufficialmente il magico party! Poi, uno dopo l'altro, fra gruppi storici, ma anche incredibili bands, formate da giovani, bravissimi musicisti si sono avvicendate, fra la Room 1 dove di trova il palco sormontato dalla celebre volta in mattoni, alla Room 2, sul palco della quale il 14 dicembre 1999 Paul McCartney si esibì con David Gilmore & Friends in un indimenticabile concerto.

Vogliamo ricordare tutte le bands che hanno partecipato all'evento sotto la direzione tecnica di Ray Johnson. Avremmo voluto dedicare loro molto più spazio, ma eccole qui: TIM SHAW, ALEX McKECHNIE AND FRIENDS, GARY MURPHY BAND, KARL LORNIE, FLASHBACK, ZEBRA THREE, THE CAVERN JAM SESSION, RINGER AND TRIPPER (gruppo storico con il quale suonerà presto Danny Laine mitico chitarrista dei Moodie Blues che fondò con Paul McCartney i Wings e vi suonò per molti anni. Proseguiamo con: IDOL MINDS, THE GRACE, THE SHAKERS, THE MERSEYBEATLES gruppo incredibile che esegue tutta la   musica del Merseyside "prima dei Beatles". Poi: SOUNDS OF THE SIXTIES, LENNONS MAGIC ELBOW, THE BERYL MARSDEN (cantante bravissimo) BAND, NEVILLE SKELLY, THE PRELLIES, THE BLUE NEANIES, THE MAGS,

PHIL JONES AND THE BLUETONES, REASONS TO LIVE, THE KLUBBS, KAPPA BAND un batterista, un bassista e un Paul Kappa da urlo, che suona la chitarra in maniera indescrivibile! Bravo! Bravo! Bravo!....anche a cantare!   E per finire THE BLACK VELVETS. Ma la grande sorpresa è stato il concerto di Richie Havens il "mitico" cantante e chitarrista folk afroamericano, noto soprattutto per la sua particolare pennata vigorosa e veloce, e per il suo incredibile senso del ritmo. Nel   1969, Havens fu il primo artista a salire sul palco dell'indimenticabile Festival di Woodstock in America. Fu accolto con applausi scroscianti e continuò a suonare bis fino a esaurire tutto il proprio repertorio. Alla fine, decise di improvvisare una versione del brano Motherless Child con l'aggiunta della parola "freedom" ("libertà") ripetuta ad infinitum . Questo brano diventò un successo internazionale. Nel 1993 suonò al concerto in onore del presidente Bill Clinton.

Havens scrisse relativamente poche canzoni, registrando soprattutto cover di brani di Dylan e dei Beatles. John Lennon disse di Richie Havens: "He plays a pretty funky guitar."

Ma torniamo al Cavern dove Bill Heckle e Dave Jones hanno fatto gli onori di casa con ogni genere di bevande per brindare a quel 50° compleanno in compagnia di personaggi come Julia Baird Lennon, sorella del grande John, con la quale il sottoscritto ha anche ballato un paio di scatenati Twist e Rock 'n' roll. Il giorno dopo Julia era a Londra a per il suo nuovo libro "Imagine This" che sarà pubblicato il 2 febbraio prossimo. C'erano Rod Davis, Colin Hanton e Len Garry dei Quarry Men che torneranno a Liverpool il   6 luglio per celebrare il loro memorabile concerto all'oratorio di St.Peter dove John Lennon che suonava con loro conobbe Paul mcCartney. C'era anche Farrod dei BIG THREE   poi divenuti FLAMINGOS, c'era LEE CURTIS, Jeff degli UNDERTAKERS e poi ROAG BEST in rappresentanza di Pete suo fratello che suonò la batteria con i Beatles in tutti i concerti del Cavern. Pete era assente per "ovvie" ragioni. C'era il grande GEOFF BAKER, personal assistant di Paul McCartney in tutti I suoi tour mondiali. Ora Geoff è manager di una band inglese molto quotata. C'era anche Sam Leach il primissimo manager dei Beatles, prima ancora di Allan Williams. C'era anche COLIN l'attuale custode di Mendips; la casa natale di John Lennon; ora monumento nazionale del National Trust. C'era anche Bob Bartey, sosia ed interprete di Paul McCartney che venne lo scorso anno a Milano con I suoi Band On The Run invitato a Milano dai Beatlesiani d'Italia Associati per la Notte Bianca del 18 giugno. A proposito c'era anche la moglie di Mike McCartney fratello di Paul. C'era il manager dell'"Hard Day's Night Hotel" che aprirà ad ottobre per la gioia dei fans e tanti, tanti altri graditi ospiti. Ma non voglio dimenticare che prima di scendere le tortuose scale del Cavern mi sono incontrato al bar con Eddie Clein, ex sindaco di Liverpool ed ora Consigliere Comunale per la ricostruzione e l'abbellimento della città, che ora è tutta un immenso cantiere, anche in previsione delle celebrazioni ad agosto, dell'800 anniversario della sua fondazione; ma soprattutto per il 2008 quando Liverpool sarà Capitale Europea della Cultura. Conobbi Eddie Clein a Palermo in occasione dell'intitolazione di una piazza a John Lennon e da allora siamo rimasti amici; ed anche con sua moglie Pam e suo figlio Richard. L'altra mattina a Liverpool, dopo tanti anni di collaborazione ai Beatles' festivals, abbiamo, così, messo nuove basi per un coinvolgimento italiano anche in queste imminenti e appassionanti vicende. Vedremo...

Rolando Giambelli

 

 

IL   CAVERN CLUB DI LIVERPOOL (The Best of Cellars) - LA STORIA

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Where it all began" , sta scritto sulla porta del Cavern Club al numero 10 di Mathew Street nel cuore di Liverpool. "Dove tutto ebbe inizio"... sembra una citazione biblica, ma è la sintesi di una rivoluzione musicale che ha invaso il mondo, esplosa proprio qua sotto. Da quella vecchia cantina decrepita, uscirono come per magia i Beatles che vi suonarono 274 volte per poche sterline in un'atmosfera umida e fumosa... Ma per coloro che vi scendono esso è il centro dell'universo!

Esattamente 50 anni fa, il 16 gennaio 1957, a quello stesso indirizzo grazie ad Alan Sytner nasceva il Cavern, uno scantinato predisposto per l'esecuzione e l'ascolto della musica Jazz, prima di diventare il trampolino di lancio per la più grande band di tutti i tempi: i Beatles! Oggi come allora entrare in questo locale che viene considerato ormai il Club più famoso del mondo, per gli amanti del pop è sempre una grande emozione. Di qui sono passate infatti, oltre ai Fab Four, grandi star come: Eric Clapton, The Kinks, Status Quo, Rod Stewart, Jimmy Page, The Who, I Queen, Elton John, Stevie Wonder, Gene Vincent, Chuck Berry, The Merseybeats, The Animals, Wishbone Ash, Andy Summers, Gary Glitter, Moody Blues, Badfinger, Temptations, Hollies, Searchers, Edwin Starr, Wilson Pickett, Ben E King, The Shadows, The Drifters, Hawlin Wolf, John Lee Hooker, Robert Palmer, Steve Winwood, Joe Cocker, Gerry & The Pacemaker, Thin Lizzy, Oasis, Rolling Stones...anche chi scrive ha avuto il privilegio e la soddisfazione di suonare in questo mitico Cavern. Ma vediamo un po' la storia di questo locale che nel corso degli anni ha subito profondi cambiamenti, pur lasciando inalterato il fascino che trasuda da quelle mura umide e fumose impregate della più bella musica Rock mondiale.

Oltre ai musicisti jazz nel Cavern, infatti, dopo che ALAN SYTNER aveva ceduto il locale a Ray McFall si esibivano anche i gruppi che proponevano lo "Skiffle" una sorta di jazz e hillbilly rimaneggiato in modo "britannico" nato sulla scia del successo di Rock Island Line cantata nel 1956 da Lonnie Donegan che fece impazzire i teenagers inglesi di quel periodo. Lo Skiffle, suonato all'inizio con vecchie chitarre, un'asse per lavare (washboard) e un improbabile manico di scopa infilato in una cassa di legno con una corda di basso tesa in alto, stimolerà rapidamente la formazione di una miriade di band sempre più evolute che porteranno al Merseybeat: un genere rock prettamente inglese! Esso avrà la sua capitale proprio a Liverpool e la sua massima diffusione al Cavern. Nel 1957 John Lennon vi fece la sua prima apparizione con il suo primo gruppo chiamato The Quarry Men Skiffle Group. Una settimana prima Ringo Starr suonò con the Eddie Clayton Skiffle group. Paul McCartney non suonerà al Cavern fino al suo debutto con i Quarrymen il 24 gennaio 1958 e George Harrison dovrà attendere il fatidico 9 febbraio 1961 per farvi la sua prima apparizione con i Beatles.

Il 25 maggio 1960 il Cavern aprì, comunque, i battenti ai gruppi "Beat". Il primo ad esibirsi fu proprio quello di Rory Storm & The Hurricanes, con Ringo Starr alla batteria, che molto più avanti nell'agosto 1962 sostituirà Pete Best nel gruppo dei Beatles. Sembrerà buffo, ma in quel periodo i Beatles non erano considerati dei professionisti, quindi non venivano ingaggiati volentieri per suonare al Cavern, se non fino al loro trionfale ritorno dalle performances di Amburgo. Dalla loro prima apparizione alla loro ultima esibizione al Cavern che avvenne il 3 agosto 1963 i Beatles vi suonarono per quasi trecento volte. Durante queste performaces i Beatles stabilirono il loro primato su tutte le altre Rock-Band della città. Memorabili sono le lunghe code dei fans che si formavano all'esterno del Cavern. Fu qui che i Beatles il 9 novembre 1961 durante un loro concerto conobbero Brian Epstein. "Eppy", così lo chiameranno i Beatles, sarà il loro futuro manager che assicurerà loro un contratto discografico con la EMI. Egli avrà il grande merito di lanciare la band in vetta al successo grazia anche al mitico produttore George Martin. Fra il 1961 e il 1962 altri ottimi gruppi si esibiranno al Cavern: Gerry and the Pacemakers, the Swinging Blue Genes, Rory Storm and the Hurricanes, the Big Three, King Size Taylor, the Searchers e the Chants. Intanto Bob Wooler, che nel 1962 aveva rilevato la gestione del Cavern da Ray McFall, si convinse a farvi suonare artisti importanti; e così il grande Gene Vincent con i Beatles citati sullo stesso cartellone vi debuttò il 1° luglio 1962 e dopo di lui...il Mondo! Il Cavern aveva pochissimi e spartani comfort, le basse arcate in mattoni che sovrastavano le tre navate illuminate da fioche lampadine erano cariche del sudore della folla urlante e l'aria era irrespirabile; ma il tutto, mescolato al battere della musica a tutto volume, produceva una magica miscela esplosiva! Tutto stava andando per il meglio fino a quando a causa di scelte ed investimenti sbagliati, ma anche per un declino che sembrava inarrestabile di tutta Liverpool, oltre che la "fuga" dei Beatles e delle migliori bands di quell'area verso Londra...e il mondo, che Bob Wooler fu costretto a chiudere il 27 febbraio 1966 per alcuni mesi. Poi avvenne il miracolo: il 23 luglio di quell'anno, il Primo Ministro Harold Wilson in persona, che era grande fan dei Beatles, si recò a Liverpool alla riapertura trionfale del Cavern. I Beatles divenuti ormai "The Fab Four" gli inviarono un telegramma di ringraziamento. Ma un'altra batosta doveva ancora arrivare...! Il "mitico Cavern" chiuse definitivamente nel 1973. Il fatto è che il cantiere per la metropolitana che doveva passare vicino al locale aveva bisogno dei condotti per l'aria che uscivano proprio da li; ma della metropolitana non se ne fece più nulla e tutto restò fermo per anni. Poi, come se non bastasse, per rinforzare le fondamenta di alcuni edifici circostanti; o forse per costruire un parcheggio, venne demolita anche una parte del Cavern originale. Solo all'inizio degli anni '80 si pensò di recuperare il mitico locale che fu riaperto il 26 aprile 1984. Fortunatamente erano stati salvati, conservati e poi trattati più di 15.000 mattoni dell'antica struttura e delle belle arcate che erano rimaste quasi intatte. Il Cavern Club è oggi ricostruito "tale e quale" sullo stesso identico spazio, solo due rampe più in basso, e allo stesso indirizzo di allora e, come allora, continua a fare sognare anche le nuove generazioni. Qualcuno scetticamente per molto tempo ha detto del Cavern che "non era più come prima" e forse avevano ragione; ma l'indimenticabile performance di Paul McCartney e della sua fantastica band con David Gilmore & Friends che lo accompagnò il 14 dicembre 1999 nel suo ultimo concerto del XX secolo, ha restituito al Cavern Club la "riconsacrazione" ed il giusto riconoscimento di Paul e del Mondo di "Club più famoso sulla Terra". Ora, grazie alla rinascita di Liverpool, ogni giorno più bella, che si prepara a festeggiare quest'anno gli 800 anni di fondazione, ad essere Capitale della Cultura nel 2008, ma soprattutto per la prossima International Beatle Week, promossa ad agosto dal Cavern City Tours e da Bill Heckle e Dave Jones gli appassionati attuali proprietari del Cavern, giungeranno a Liverpool tanti turisti, gruppi e fans dei Beatles da tutto il mondo che incessantemente si daranno convegno stipati come sardine, oggi come allora, in quella cantina caldissima, umida e fumosa, ma tanto bella!

Rolando Giambelli